Pendant Fountain Pen Aurora Etiopia Ethiopia Colonial Africa Fascism Autarky 2WW


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Pendant Fountain Pen Aurora Etiopia Ethiopia Colonial Africa Fascism Autarky 2WW:
$200.00


Dimensions: mm pendant. 40x24,3 tape mm.37,5x105

Mark: none (not marked but produced by the Italian factory pens tank Aurora)

Condition: very good

Note: rare charm of the fountain pen Aurora \"Ethiopia\", requested by the Government to be supplied to the colonial officers.

It was produced from 1936 to 1938 during the celebrations of the conquest of the May 9, 1936.
In fact, on the pendant, produced inautarkiccelluloid, perfectly consistent with moments of great national sobriety, we see the Eagle of the Roman Legions and date: May 9-A - XIV (date of the founding of the Empire) and the other side the fasces on Africa Eastern and written ITALY IMPERIAL.

Pendant attached to the threaded screw to screw on the pen and a tape with the passer with the colors of Rome: yellow and crimson.

Many thanks to www.fontainpen.it for the precious contribute to the storic researchs

THERE ARE REPRODUCTIONS IN PLASTIC OF THIS PENDANT.
THIS ITEM IS ORIGINAL AND MADE IN CELLULOID

PAYMENT: Paypal or bank transfer

-Italy: 9$


Fabbrica Italiana Penne a Serbatoio Aurora

Aurorahas been one of the first Italian fountain pens manufacturers and between the oldest Italian company operating in this field. Among the countless small fountain pens manufacturers born at the beginning of the century,Aurorahas been able to lead in production quality and industrial initiative, becoming a company that can contend the rivalOMASthe title of the biggest producer of Italy.

The company was founded in Turin in 1919 byIsaia Levi, and it is still present on the market as an independent producer of writing instruments. The production has always been of the best quality, and although the company did not create any revolutionary technical innovation, its pens have always been between the most original and innovative for their style and design, and so they remain among the most appreciated and sought by collectors.


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Aurorawas founded in1919in Turin, asFabbrica Italiana Penne a Serbatoio Aurora,[1]byIsaia Levi, a wealthy financier and merchant of tissues, which after the end of the First World War decided to invest in the writing instruments production. Levi already saw the presence of many small producers in the industrial district of Settimo Torinese, but decided to give his company a precise direction towards an industrial production that should be at vanguard in both technical and qualitative terms, but also with a strong push towards the marketing of its products with large advertising and a strong support for the sales network.

The company was born as an Italian producer, imitating the Americans pens models of the same period, but it immediately got a good success for its production quality and for the functionality of its pens. In particular, in a period of strong nationalism and autarkic policies under the fascist regime, the company made a strong leverage in its promotional materials, that its pens were not subject to customs duties, having the advantage of a lower cost.

[...]


Ethiopia is often cited as the most rare and valuable among the models produced by Aurora. In fact, along with collectors was told a story, totally false, so this pen would have been produced by the explicit request of the fascist government to be supplied to the officers during the war in Abyssinia.

The history, the origins of which are unknown, it is entirely fictional, the pen was in fact marketed normally, and appears in the catalogs from the date of 1936, when the war was over (the proclamation of the Empire was in May 1936), and remained there until at least 1938. Therefore, it is quite evident that the pen had been produced to be delivered to the officers sent to war. It is also sold from retail outlets Aurora, as found in various posters, and realized also in a lady, as in the previous example.

More realistically it was a clever maneuver commercial mail from Aurora act that produced this model to exploit the propaganda of the regime and the wave of enthusiasm from this induced by creating a commemorative pen for the constitution of the empire. [1] Although has been considered a rare pen, actually its most famous version, the ivory white, is quite common after all, are extremely rare colors gray and green, and seem to exist only two copies in purple.

In particular, it is assumed that the colored versions were produced at a later time (appear in a catalog of 1938 and not in the oldest of 1936) when the promotional effect linked to the campaign of Abyssinia was probably exhausted, and are also for this very rare. Although this is a pen uncommon, the white Ethiopia is much less rare than you think, and it is quite common to find it in the show pen, although at prices often prohibitive.


ITALIANO:

Note: rarissimo ciondolo della penna stilograficaAurora Etiopia, richiesta dal Governo per essere fornita in dotazione agliufficiali coloniali. Fu prodotta dal 1936 al 1938 in occasione dellecelebrazioni della conquista dell’Impero il 9 maggio 1936. Infatti sulciondolo, prodotto in celluloide autarchica, perfettamente coerente con i momentidi grande sobrietà nazionale, vediamo l’Aquila delle Legioni Romane e la data:9-MAGGIO A – XIV (data della fondazione dell’Impero) e dall’altro lato ilFascio Littorio sull’Africa Orientale e la scritta ITALIA IMPERIALE.

Agganciata al ciondolo la vite filettata per avvitarlosulla penna e un nastro con il passante con i colori di Roma: giallo e cremisi.

ATTENZIONE: DI QUESTO CIONDOLO ESISTONO RIPRODUZIONI INPLASTICA. L’ESEMPLARE CHE VI PROPONIAMO E’ IN CELLULOIDE AUTARCHICA GARANTITAORIGINALE D’EPOCA.


Fabbrica Italiana Penne a Serbatoio Aurora

LaAuroraè uno dei più importanti e prestigiosi produttori italiani di stilografiche ed è anche una delle più antiche aziende italiane ad operare in questo campo. Fra gli innumerevoli piccoli costruttori di penne stilografiche nati agli inizi del secolo, laAuroraha saputo primeggiare per qualità della produzione ed iniziativa industriale, diventando una grande azienda capace di contendere alla rivaleOMASil titolo di principale produttore italiano.

La ditta venne fondata nel 1919 a Torino daIsaia Levi, ed ancora oggi è presente sul mercato come azienda indipendente nella produzione di strumenti di scrittura. La produzione si è sempre contraddistinta per la grande qualità, e anche se l\'azienda non ha realizzato invenzioni tecniche rivoluzionarie, le sue penne si sono sempre distinte per originalità ed innovazione sul piano dello stile e per questo restano fra le più apprezzate e ricercate dai collezionisti.


Storia

LaAuroravenne fondata nel1919a Torino, comeFabbrica Italiana Penne a Serbatoio Aurora, da Isaia Levi, un ricco finanziere e commerciante di tessuti, che subito dopo la prima guerra mondiale decise di investire nella produzione di questo strumento di scrittura. Levi già vedeva una presenza di tanti piccoli produttori nel distretto industriale di Settimo Torinese, ma decise di dare alla propria azienda una direzione precisa orientandola verso una produzione industriale che fosse all\'avanguardia sia in termini tecnici che qualitativi, ma anche con una forte spinta verso la commercializzazione dei propri prodotti con iniziative pubblicitarie ed un sopporto molto accurato alle reti di vendita.

[...]

Un altro modello famoso, molto ricercato dai collezionisti, è laEtiopia, che si narra sia stata introdotta nel 1935 in occasione dell\'invasione dell\'Abissinia voluta dalla politica di espansione coloniale fascista; in quell\'occasione l\'Aurora, che già si era dimostrata piuttosto legata al regime usando gli slogan della propaganda fascista nelle sue pubblicità, avrebbe prodotto una penna speciale per gli ufficiali delle truppe inviate in Africa. Per questo la penna era dotata dicaricamento a contagoccee di un serbatoio sul fondo per contenere le pastiglie di inchiostro essiccato, da sciogliere nel corpo della penna aggiungendo l\'acqua. La penna era realizzata in celluloide bianca e riportava sul cappuccio una incisione dell\'aquila imperiale.

La storia di una penna creata apposta per gli ufficiali mandati al fronte, spesso riportata per sottolineare rarità ed importanza del modello, non è però che una invenzione, in quanto laEtiopiavenne immessa sul mercato solo a partire dal1936, quando la guerra era si era già conclusa. Si trattò pertanto di una abile manovra commerciale che seppe sfruttare l\'eco della propaganda di guerra del regime per realizzare una penna celebrativa,[4]e per quanto la penna non sia comune, non la si può certo considerare fra i modelli più rari dell\'Aurora.

L\'Etiopiaviene spesso citata come il più raro e pregiato fra i modelli prodotti dall\'Aurora. A lungo infatti fra i collezionisti è stata narrata una storia, del tutto falsa, per cui questa penna sarebbe stata prodotta dall\'azienda su esplicita richiesta del governo fascista per essere fornita in dotazione agli ufficiali in occasione della guerra d\'Abissinia.

La storia, le cui origini sono ignote, è completamente inventata, la penna infatti venne commercializzata normalmente, e compare nei cataloghi a partire dalla data del 1936, quando la guerra era già finita (la proclamazione dell\'Impero è del maggio 1936), e vi rimase almeno fino al 1938. Pertanto è abbastanza evidente che la penna non era stata prodotta per essere consegnata agli ufficiali inviati in guerra. Essa risulta inoltre commercializzata dai punti di venditaAurora, come riscontrato in varie locandine, e realizzata anche in versione da signora, come nell\'esempio precedente.

Più realisticamente si è trattato di una abile manovra commerciale posta in atto dall\'Aurorache produsse questo modello per sfruttare la propaganda del regime e l\'ondata di entusiasmo da questa indotto creando una penna celebrativa per la costituzione dell\'impero.[1]Benché sia stata considerata una penna rarissima, in realtà la sua versione più famosa, quella bianco avorio, è tutto sommato abbastanza comune, sono invece estremamente rari i colori grigio e verde, mentre paiono esistere solo due esemplari in viola.

In particolare si presume che le versioni colorate siano state prodotte in un secondo momento (compaiono in un catalogo del 1938 e non in quello più antico del 1936) quando l\'effetto promozionale legato alla campagna d\'Abissinia si era probabilmente esaurito, e siano anche per questo molto più rare. Nonostante si tratti di una penna poco comune, laEtiopiabianca è assai meno rara di quanto si pensi, ed è abbastanza comune trovarla nei pen show, anche se a prezzi spesso proibitivi.



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